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Oltre la Responsabilità Sociale: come le Società Benefit stanno cambiando l’impresa

Oltre la Responsabilità Sociale: come le Società Benefit stanno cambiando l’impresa

di:

Day

Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che l’impresa non può limitarsi a generare profitto: deve anche creare valore per la società e per l’ambiente. È questo il principio alla base dell’evoluzione della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), secondo cui ogni azienda è chiamata a considerare l’impatto delle proprie attività sugli stakeholder, sul territorio e sul pianeta. Oggi, però, non si parla più solo di buone intenzioni: esiste un modello giuridico che consente di integrare questi valori nella struttura stessa dell’impresa. È la Società Benefit, che affianca alla finalità economica quella del beneficio comune.

Un passaggio decisivo è avvenuto nel 2010 nello Stato del Maryland (USA), dove per la prima volta è stata introdotta la Benefit Corporation: una forma giuridica che riconosce legalmente un modo nuovo di fare impresa, orientato non solo al profitto, ma anche al benessere collettivo e alla sostenibilità. A differenza della RSI, che rimane una scelta volontaria, il modello benefit impone l’inserimento degli obiettivi di impatto positivo nello statuto aziendale, diventando parte integrante dell’identità giuridica dell’impresa.

In Italia, la Società Benefit è stata introdotta nel 2016 con la Legge di Stabilità (Legge 208/2015), rendendo il nostro Paese il primo in Europa – e il secondo al mondo dopo gli Stati Uniti! – a adottare questa forma innovativa. La stessa legge ha istituzionalizzato anche il welfare aziendale, segnando un cambiamento profondo nel modo di intendere la responsabilità d’impresa. Il 2015 è stato un anno simbolico anche su scala globale: l’ONU ha varato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, mentre Papa Francesco pubblicava l’enciclica "Laudato si’", incentrata sull’ecologia integrale. Chiari segnali di una convergenza tra economia, società e visione etica del futuro

Che cosa significa essere una Società Benefit

Essere Società Benefit significa integrare nella propria identità aziendale obiettivi di impatto positivo su persone, comunità, ambiente e territorio, e rendicontare pubblicamente i risultati attraverso una Relazione d’Impatto annuale.

A differenza di una certificazione – come la B Corp, che rappresenta un riconoscimento esterno da parte di un ente terzo – la forma benefit è un impegno interno e duraturo. Non è un traguardo, ma un percorso strutturale. Dichiararsi "benefit" senza esserlo realmente può anche comportare sanzioni per pubblicità ingannevole, rientrando tra le pratiche scorrette di comunicazione (il cosiddetto “social washing”).

In Italia, il numero delle Società Benefit è in forte crescita: da circa 400 nel 2019 a oltre 4.000 nel 2023, secondo i dati di Assobenefit, l’associazione che le rappresenta. Una crescita che dimostra come la responsabilità sociale d’impresa non sia solo una questione etica, ma anche strategica: le aziende che investono nella sostenibilità registrano spesso migliori performance sotto tutti i punti di vista, economici, reputazionali e relazionali.

Molte di queste imprese, tra cui Day, scelgono di adottare standard internazionali di rendicontazione come il GRI (Global Reporting Iniziative), riconosciuto a livello globale per misurare e comunicare gli impatti ESG – un acronimo che indica i tre ambiti chiave della sostenibilità: ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governance (Governance).

Società Benefit in azione: cosa racconta la Relazione d’Impatto 2024 di Day

Dal 2023 anche Day è una Società Benefit e ha pubblicato la Relazione d’Impatto 2024, la seconda della sua storia in questo ruolo. Un documento chiave che racconta, con dati e obiettivi concreti, l’impegno dell’azienda verso un modello di business responsabile e sostenibile. Coordinata dal “Team Relazione d’Impatto e Sostenibilità”, la strategia si articola in sei obiettivi di beneficio comune, che coprono tutte le aree ESG e sono allineati a nove Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 dell’ONU. Ecco quali sono.

Beneficio Comune 1: Governance trasparente e sostenibile

L’azienda promuove un lavoro trasparente, responsabile e aperto al dialogo, basato su una governance etica e partecipativa che coinvolge attivamente gli stakeholder. Questo si traduce in iniziative concrete, come il corso di Vendita Etica per il personale commerciale o il Villaggio della Sostenibilità (Roma, maggio 2024), tre giorni di incontri dedicati ad ambiente, sprechi alimentari e sviluppo sostenibile. Un impegno continuo, supportato da certificazioni e miglioramento costante.

Beneficio Comune 2: Benessere e cura delle persone

Day mette le persone al centro, creando un ambiente di lavoro positivo, inclusivo e stimolante. Accanto alla formazione tecnica, vengono proposti corsi di sviluppo personale – gestione del tempo, comunicazione efficace, self-empowerment – e nel 2024 sono state dedicate oltre 2.400 ore a temi ESG. Il benessere passa anche dagli spazi: sala ristoro, palestra, aree break e una biblioteca aziendale realizzata con l’associazione Equilibristi, con una sezione di libri espressamente dedicati a diversity e inclusion. È attiva anche una Cassa di Solidarietà, per offrire supporto sociosanitario ai dipendenti e alle loro famiglie.

Benefici comuni 3 e 4: Impegno ambientale e transizione ecologica

L’impegno per ridurre l’impatto ambientale attraversa tutta la filiera: dalla misurazione delle emissioni, alle azioni concrete di riduzione e la compensazione di quelle non evitabili. Tra le iniziative: un questionario sulla mobilità per analizzare le abitudini di spostamento dei dipendenti, l’adesione al Climate City Contract di Bologna e la partecipazione a SustainaBol, con l’obiettivo condiviso di raggiungere le zero emissioni entro il 2030. A questo si affianca il sostegno a progetti certificati come Valle Ca’ Pisani per la compensazione, la scelta di materiali 100% riciclati per le card fisiche e la promozione attiva delle versioni digitali. Tutte queste azioni vengono comunicate attraverso i canali dedicati, sia interni (Daybyday, Whats’Up) che esterni (sito e social media).

Beneficio comune 5: Sostegno al territorio locale

L’azienda valorizza il commercio di prossimità ampliando la rete di affiliati locali, soprattutto nella ristorazione. Con il buono pasto elettronico “Buonissimo”, promuove consumi consapevoli e premia chi sceglie i negozi di quartiere. Nel 2024 ha anche partecipato a un progetto fotografico per il restauro della Torre Garisenda, sostenendo la cultura locale insieme a The ROOOM.

Beneficio Comune 6: Impatto sociale e inclusione

Day è attiva nel sociale e si impegna a creare un legame concreto tra impresa e comunità. Collabora con diverse realtà del terzo settore come MANOS SIN FRONTERAS APS – grazie alla quale ha offerto sessioni di meditazione ai dipendenti – e con associazioni come Equilibristi, Fondazione Sant’Orsola e OPIMM. L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze e generare valore condiviso. L’adesione all’Albo metropolitano delle Aziende Socialmente Responsabili di Bologna conferma l’impegno a integrare impresa e impatto sociale.

La Relazione d’Impatto 2024 non è solo un atto formale, ma il riflesso di una scelta precisa: fare impresa generando valore, dentro e fuori l’organizzazione. È anche un invito a abbracciare un modello di business che può diventare un esempio concreto e replicabile.

Scopri tutta la Relazione d'Impatto Day, con obiettivi, risultati e prospettive future.

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