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Leadership etica: come guidare mettendosi al servizio delle persone

Negli ultimi anni, il concetto di leadership ha subito una trasformazione profonda. Non basta più ottenere solo risultati: a un leader oggi si chiede di essere etico, autentico, capace di ascoltare, valorizzare e far crescere le persone. Alice Alessandri, consulente e formatrice di Passodue, ci guida alla scoperta di una nuova idea di leadership, fondata sulla reciprocità.

Cosa vuol dire essere leader, oggi?

Molti si interrogano su cosa significhi davvero essere leader. Esiste un modello a cui assomigliare? Una lista di qualità da sviluppare? Secondo Alice, se ci è stata affidata la responsabilità di un team o di un progetto, significa che possediamo già delle risorse preziose per quel ruolo. Il punto, allora, è cambiare prospettiva: non imitare un modello esterno, ma partire da chi siamo davvero e da ciò che possiamo offrire agli altri.

La vera leadership non è questione di potere, ma di servizio. Si fonda sulla volontà di accompagnare le persone verso gli obiettivi, supportandole nel modo più adatto a ciascuno. Essere leader significa assumersi la responsabilità di far crescere gli altri, creando le condizioni per cui possano lavorare bene, con soddisfazione e coerenza rispetto ai propri valori. Significa anche offrire presenza, attenzione, tempo di qualità: non solo azioni isolate, ma un impegno continuo, costruito giorno dopo giorno nella relazione.

Cos’è la leadership etica

Per guidare in questo modo è necessario lavorare su sé stessi. Non si può essere dei leader etici se non si coltivano le proprie qualità umane. La competenza tecnica è importante, certo, ma non basta: servono empatia, autenticità, coerenza. E serve il coraggio di entrare davvero in relazione con le persone, ascoltandone aspettative, valori, aspirazioni.

La leadership etica nasce dall’equilibrio tra i valori del leader, dell’organizzazione e delle persone che ne fanno parte. Si costruisce quando queste dimensioni riescono a integrarsi, generando un ambiente in cui ciascuno trova il proprio spazio, il proprio senso, il proprio contributo.

Un leader etico non impone un modello unico, ma crea un contesto in cui le differenze possono convivere. Agisce in modo equo – che non significa uguale per tutti, ma giusto per ciascuno – e si assume la responsabilità di questo processo.

Il ruolo della reciprocità e una nuova definizione di successo

Al centro della leadership etica c’è la legge della reciprocità: per ottenere, bisogna prima offrire. Un leader che chiede impegno, partecipazione, responsabilità, deve essere il primo a metterli in gioco. Non si tratta di “aspettarsi” qualcosa dagli altri, ma di attivare un circolo virtuoso in cui dare e ricevere si alimentano a vicenda. La passione, la cura, l’energia del leader diventano contagiose. E creano un clima in cui anche gli altri si sentono motivati a dare il meglio.

Infine, una riflessione sul successo. In un modello di leadership etica, il successo non è solo il raggiungimento degli obiettivi. È il risultato di un processo in cui le persone stanno bene, lavorano in armonia, si sentono parte di qualcosa di significativo. È un successo condiviso, sostenibile, capace di durare nel tempo. Ed è qui che il leader gioca il suo ruolo più importante: non solo guidare, ma rendere possibile per ciascuno il proprio successo, dentro un progetto collettivo.