Osservatorio della Felicità
di:
Day
Il Welfare Aziendale come Percorso di Felicità : Intervista a Sandro Formica
Il direttore dell’Osservatorio BenEssere Felicità propone un nuovo approccio al welfare aziendale
Il concetto di welfare aziendale sta cambiando. La nuova indagine dell’Osservatorio BenEssere Felicità , realizzata con la partnership tecnica di Day, sottolinea come il welfare aziendale non sia solo un insieme di benefici, ma un percorso verso la felicità e la soddisfazione sul lavoro, per ben il 60% degli intervistati.
Condividiamo una video intervista dove il direttore generale dell’Osservatorio, Sandro Formica, ci spiega come il welfare aziendale vada visto come un processo continuo per migliorare la qualità della vita dei dipendenti. Non si tratta solo di offrire incentivi materiali, ma di creare un ambiente di lavoro che promuova il benessere psicologico, la crescita personale e professionale, e l'equilibrio tra vita privata e lavoro.

Cos’è l’Osservatorio BenEssere FelicitÃ
L'Osservatorio BenEssere Felicità è il primo strumento italiano di misurazione della felicità tra la popolazione professionalmente attiva. Si tratta di un’indagine annuale che raccoglie dati da mille lavoratori di diverse generazioni e categorie professionali, distribuiti sul territorio nazionale, valutando tipologia di rapporto di lavoro (dipendente/autonomo), fasce di reddito e titolo di studio.
I ricercatori utilizzano un questionario online per valutare la percezione di felicità e benessere al lavoro e nella vita in generale. I dati raccolti dimostrano che la felicità è correlata positivamente alla performance lavorativa, alla salute, alla creatività e alla collaborazione, riducendo al contempo l'assenteismo e i costi sanitari.
L'Osservatorio è promosso dall'Associazione Ricerca Felicità , fondata da Sandro Formica, Elga Corricelli e Elisabetta Dallavalle. La partecipazione di Day all’indagine del 2025 ha incoraggiato un focus proprio sul tema del welfare aziendale. Come Società Benefit, infatti, Day ha fra i propri obiettivi anche operare in maniera responsabile e sostenibile nei confronti della comunità , delle persone, del territorio e dell'ambiente.

Commentiamo i risultati
La ricerca BenEssere Felicità del 2025 mostra che il 60% dei dipendenti riconosce il valore del welfare per la felicità aziendale. È tra i servizi più apprezzati (indicato dal 52% degli intervistati) al pari dei buoni pasto (52%), più dei buoni acquisto (34%) e dei buoni carburante (31%).
All'interno del welfare, i servizi più richiesti sono le formazioni (84,8%), le palestre e fitness (79,5%), le attività culturali (75,9%) e il supporto psicologico (70,1%).
Tuttavia, emerge anche un certo disincanto dovuto alle aspettative eccessive nei confronti del welfare aziendale, che non può sostituire il welfare pubblico (parliamo di un volume di 650 miliardi contro 3 miliardi nel 2022). È interessante anche notare che chi vede il welfare più determinante per la felicità , sono lavoratori provenienti dalle zone dove questi strumenti sono meno diffusi! Forse chi ce l’ha tende a darlo un po’ per scontato.
A questo proposito Mariacristina Bertolini, Vice Presidente e DG di Day, sottolinea l'importanza di elaborare una nuova grammatica del welfare aziendale: il vero welfare deve andare oltre i semplici benefici materiali e concentrarsi sui bisogni reali dei dipendenti, come il supporto alla genitorialità e al caregiving, la promozione dello smart working e la valorizzazione dell'unicità delle persone. Insomma, deve evolversi verso un modello che metta al centro il ciclo di vita dei dipendenti, le loro relazioni e la flessibilità necessaria per supportare la loro vita personale. Solo così potrà fare davvero la differenza per migliorare la felicità e il benessere in azienda.
